Storia sismica italiana
evoluzione della mappatura delle zone a rischio italiane
Anno 1984
Classificazione sismica del territorio italiano (1984). Decreto MLP del 14/07/1984 e decreti successivi.
Anno 1996
Massime intensità macrosismiche osservate nei comuni italiani (GNDT-ING-SSN)
Anno 1998
Proposta di riclassificazione sismica del territorio italiano (1998) a cura del Gruppo di Lavoro ING-GNDT-SSN costituito dalla Commissione Nazionale di Previsione e Prevenzione dei Grandi Rischi.
Anno 2003
Zone sismiche del territorio italiano (2003). Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003.
Anno 2004
Mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (2004)
https://ingvterremoti.com/la-pericolosita-sismica/
Anno 2004 - zone sismogenetiche
A livello nazionale si è giunti, attraverso varie fasi di studi e revisioni, all’ultima zonazione sismogenica del territorio nazionale nota con la semplice sigla “ZS9” (2004) prodotta dall’Istituto Nazionale di Geofisica eVulcanologia (INGV), che rappresenta il più recente riferimento per gli studi di pericolosità sismica del territorio italiano. Questa zonazione è stata elaborata riferendosi anche ai più recenti background informativi sui terremoti ed in particolare le ultime banche dati relative alle sorgenti sismogeniche italiane DISS 3.1 ed il già citato catalogo CPTI.